BARCELLONA – In questo calcio dilaniato dalle crisi economiche della società sta succedendo qualcosa di nuovo. Mercoledì 1 maggio, presso il Museo del Tessile, prenderà vita la Festa del Tessile dalle 14 alle 19. Ad animare la festa saranno presenti un nuovo giardino botanico con piante tessili (lino, ginestra, ecc), un nuovo reparto di preparazione alla tessitura «La Trama e l’Ordito», gli alpaca della Valgandino, dagli animali vivi al filo e al tessuto. Nel 1981, inoltre, le «sfere» degli snodi delle gambe, vengono sostituite con un nuovo snodo in cui le gambe sono unite agli slip tramite elastici. Le proposte saranno varie ed articolate, rivolte sia ai bambini che agli adulti con visite guidate, percorsi e spettacoli per i più piccoli che saranno protagonisti di entusiasmanti avventure, giochi antichi, laboratori, truccabimbi, prove di tiro con l’arco e, per finire l’opportunità di accedere alle Aie del castello dove sarà possibile pranzare al sacco o approfittare del punto di ristoro allestito dai volontari della Promo Urgnano con una gustosa grigliata ed altre sorprese.
Sul palco di piazzale Caduti del Lavoro, alla stazione, saliranno per concerti gratuiti i Black Beat Movement, i Rootical Foundation e la StraniBanda, oltre agli artisti che animeranno il pomeriggio, tra le 15 e le 18. Durante l’intera giornata sarà attivo un punto ristoro. L’iniziativa si svolgerà davanti al centro di aggregazione giovanile Barrio’s, con un’intera giornata dedicata alla celebrazione della Festa del lavoro, maglie calcio shop organizzata dall’associazione culturale Music First in collaborazione con la Cooperativa Sociale Bonaventura. Speculare sotto certi aspetti a quella di Tommaso fu invece la riflessione di Bonaventura di Bagnoregio, ispirata al neoplatonismo e alla religiosità di San Francesco d’Assisi. Tra le entrate si segnalano anche i ritorni di Daniele Buzzegoli e Pablo González, che si erano già vestiti di azzurro nelle precedenti stagioni in Serie B. Gli azzurri disputano un campionato al di sotto delle aspettative, assestandosi già dalle prime giornate in una zona di centro classifica, complice anche un grande numero di pareggi. Su entrambe, quella biancogialla scudettata dei Leoni d’Africa campioni in carica, e quella a stelle e strisce del seminario Usa in evidenza la scritta “Dove ogni maglia ha un’anima”, l’inno del Centro Sportivo Italiano, un chiaro invito missionario ad identificare il valore di ogni individuo oltre al numero che si indossa.
La Rocca Albani ed il borgo di Urgnano, mercoledì 1 maggio saranno al centro di una serie di iniziative che l’Associazione Promo Urgnano è lieta di proporre in occasione del terzo appuntamento di Castelli, Palazzi e Borghi medievali. Con tutto questo movimento i morsi della fame non tarderanno a farsi sentire ed allora ecco la possibilità di un picnic all’ombra delle torri merlate e delle imponenti mura della Rocca. Mercoledì 23 maggio, a pochi giorni della finale del campionato di calcio ecclesiastico 2018, una nutrita delegazione di rappresentanti di ciascuna delle 16 squadre, iscritte al torneo calcistico pontificio, promosso dal CSI, parteciperà all’udienza generale del Papa in Piazza San Pietro. A salutare Papa Francesco in particolare saranno i capitani delle due finaliste, Pontificio Collegio Urbano e North American Martyrs, in campo sabato 26 maggio: il sudafricano Sifiso Ndlovu e lo statunitense William Nyce che regaleranno a Bergoglio le loro maglie da gara, personalizzate ad hoc con il nome del Pontefice. L’1 maggio, a Rovetta, viene organizzata una facile passeggiata tra le antiche case rurali del paese,accompagnata dal racconto della storia di due prodotti nostrani, a lungo dimenticati ma oggi riportati al loro antico splendore: il Mais Rostrato e la Patata di Rovetta.
L’appuntamento è per mercoledì 1 maggio, dalle 8 alle 19, nella consueta location di Via della Pace, all’esterno del maniero della Contrada Sovrana La Flora, nell’ambito della tradizionale “Festa del pane e Manieri aperti”. Il richiamo alla divisa casalinga Kappa del 1997 è sottile, offuscato dagli omaggi a Pinturicchio, a cominciare proprio dal bianco e nero pennellato sulle strisce, passando poi alla sua tipica esultanza con la linguaccia e alle vittorie in carriera. L’anno successivo, nonostante alcune importanti vittorie (2-0 in casa contro la Reggiana di Carlo Ancelotti, 3-2 a Verona contro l’Hellas, 2-1 a Pistoia contro il Perugia) e nonostante le buone prestazioni di alcuni dei suoi giocatori più rappresentativi (Giuseppe Lorenzo, Angelo Montrone, Claudio Sclosa, Andrea Bellini, Alberto Nardi), alla lunga, il peso della categoria si rivela insostenibile. La squadra fondata da Kordik giocò un’ultima amichevole contro la Ruch umiliandola per 8 a 0. Poche settimane più tardi i giocatori della Start cominciano ad essere arrestati: il primo fu Mykola Korotkych poiché, oltre ad essere un giocatore di calcio, era un ufficiale in servizio della polizia segreta sovietica e fu arrestato il 6 settembre 1942 e venne ucciso nel quartier generale della Gestapo; tutti gli altri giocatori vennero arrestati poiché, essendo stati giocatori della Dinamo, erano considerati anche soldati nemici.