Associazione Calcio Sanvito Benevento 1953-54 · Gruppo Universitario Fascista Benevento 1941-42 · Associazione Calcio Benevento 1945-46 · Nella divisa principale della stagione 2017-2018 è presente il colletto ‘bicolore’ con la cucitura che riporta la scritta Frosinone Calcio e il leone stilizzato che copre tutta la maglia fino alla schiena. Un lascito testamentario del 1730 menziona la chiesa di San Pietro, di cui si ignora la localizzazione e che probabilmente nel 1795 già non esisteva più, considerando che la relazione scritta nell’anno in previsione della rinascita della diocesi ozierese cita solo le chiese di Santa Maria, Sant’Antonio e San Giovanni. Il cammino albanese nell’europeo termina, però, nuovamente alla fase a gironi: inserita in un girone difficile con tre nazionali collocate nei primi 10 posti del ranking FIFA (Spagna, Croazia e Italia), l’Albania ottiene solo un punto, grazie al pareggio per 2-2 con i croati nella seconda partita, e si piazza ultima nel girone, avendo perso contro italiani (1-2) e spagnoli (0-1). Nella gara contro gli azzurri l’Albania stabilisce il primato del più veloce della storia della fase finale del campionato d’Europa, con Nedim Bajrami, a segno dopo 23 secondi di gioco.
Dopo sole 4 giornate di campionato, a seguito delle sconfitte contro L.R. D Enrico Rossi L.R. Impegnata poi nella UEFA Nations League 2018-2019, l’Irlanda terminò il girone di Lega B con Galles e Danimarca all’ultimo posto, raccogliendo solo due punti (due pareggi senza reti contro la Danimarca) in quattro partite e retrocedendo in Lega C. Il 21 novembre 2018 O’Neill e il suo assistente Roy Keane lasciarono la panchina della nazionale. Il campionato 2000/01 vide accarezzare il sogno di un ritorno tra i professionisti dopo un testa a testa con il Thiene, squadra che vinse il torneo con quattro punti di vantaggio sui Ramarri guidati da Bruno Tedino. Sul torso di tutte e tre inoltre campeggiava il disegno stilizzato ton sur ton della testa del leone, animale iconicamente associato alla squadra. Lo sponsor di maglia è Cantine Pirovano, presente sul torso col marchio istituzionale e sul basso dorso con il logo Casa Coller. La maglia interna, dopo l’estrosa soluzione sfumata dell’anno precedente, recupera un aspetto classico con le strisce verticali blucelesti che si interrompono poco sotto le spalle, abbracciate da una striscia blu che prosegue fin sulle maniche, raccordando la relativa palatura.
Nel suo repertorio rientrano anche colpo di testa, tramite il quale ha realizzato diverse reti, oltre alla freddezza sotto porta. Anche la stagione 1985-1986 vide l’utilizzo di due versioni della maglia per le gare casalinghe, sebbene il loro design fosse stato oggetto di un effettivo restyling, favorito da un nuovo avvicendamento di sponsor tecnico. In panchina, terminato il rapporto con Luciano De Paola, arriva il tecnico Alessio Tacchinardi, mentre in rosa si segnalano (tra l’altro) gli innesti d’esperienza del centrocampista Franco Lepore, della punta Umberto Eusepi e del difensore Francesco Ardizzone, oltre a diversi giovani e giovanissimi di prospettiva. Franco Lepore, che proprio nel doppio spareggio finale mette a segno le reti decisive. Il decisivo doppio confronto vede i lombardi superare i pugliesi per 1-2 all’andata allo stadio Pino Zaccheria e per 3-1 al ritorno in un Rigamonti-Ceppi tutto esaurito, assicurandosi la promozione in Serie B a cinquant’anni dall’ultima precedente apparizione nella divisione cadetta.
Il tabellone vede il Lecco superare, in sequenza, l’Ancona al primo turno (con un doppio pareggio, grazie alla miglior posizione in stagione regolare), il Pordenone ai quarti di finale (sconfitta interna per 0-1 all’andata, poi ribaltata al ritorno per 1-3 in Friuli) e il Cesena in semifinale (nuovamente ribaltando la sconfitta per 1-2 all’andata, con risultato al ritorno di 1-0, per poi affermarsi ai tiri di rigore), accedendo così alla finale contro il Foggia. I buoni risultati conseguiti negli anni precedenti – e nonostante la tragedia che colpì la squadra il 30 ottobre 1977 con la prematura scomparsa di Curi, stroncato da un arresto cardiaco all’età di 24 anni durante la sfida interna contro la Juventus, nello stadio che da lì in avanti prenderà il suo nome – furono il preludio alla stagione 1978-1979, nella quale il Perugia divenne la prima squadra a completare il campionato di Serie A senza perdere una partita, rimanendo inoltre in lotta fino alle ultime giornate per la conquista dello scudetto. La vera diffusione della disciplina si ebbe però intorno alla metà degli anni novanta, grazie anche alla costruzione di strutture adeguate come l’Elbo skatepark di Bologna.
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