In realtà il Bologna prova a giocare con il piglio giusto anche se raramente sa cosa fare del pallone. Il tifoso vuole sempre che i propri eroi diano il sangue per la maglia ed è giusto così. Disponibile in diverse misure, è perfetto per tutti gli appassionati che vogliono prepararsi come i propri campioni preferiti. Il 26 aprile seguente decide con un gol la sfida contro la Real Sociedad, vinta per 1-0 ad Anoeta. La gara fu vinta dai catalani (1-0), ma caratterizzata da uno scarso arbitraggio, con la mancata assegnazione di due calci di rigore al Real Madrid, cosa che fece infuriare i tifosi della squadra capitolina. Poco più d’una settimana fa, Marco Borriello è tornato ad affrontare il suo passato: infatti, nella seconda gara di campionato l’ex attaccante giallorosso ha sfidato la Roma con addosso la nuova maglia del Cagliari. In gara 1 Dončić realizza 42 punti, massimo nella storia per un giocatore al debutto nei Playoff NBA, non riuscendo comunque ad evitare la sconfitta dei suoi. Una cifra sbalorditiva. La percentuale di passaggi riuscita in carriera è di 85.9%, con vette che sfiorano il 90, impensabile per chi gioca in quella posizione. Quando l’ho sentita ero profondamente in disaccordo, poi col tempo ho alleggerito la mia posizione.
Quest’oggi lo stesso Borriello è tornato sulla sua esperienza alla Roma durante un’intervista rilasciata al quotidiano «Libero»: «Potevo andare al Real Madrid o al Manchester United, maglia drago real madrid ma scelsi l’Italia e rimasi in un grande club. Feci 17 gol il primo anno. Poi arrivò il nuovo ds che senza neanche conoscermi disse ‘questo è un problema’ e a metà stagione mi ritrovai altrove». Arriveranno secondi dietro il Leicester, ma El mago de Oz (soprannome datogli in quel di Madrid) è tornato ai suoi livelli. Un gol/assist ogni 140 minuti, non ancora le sue migliori statistiche, ma sta tornando a quei livelli. Il manto erboso, però, lascia ancora a desiderare e produce uno scialbo 0-0 col Genoa. Col lavoro, l’umiltà e il sacrificio si sta togliendo grandi soddisfazioni, e se lo merita. Del Piero è un grande, uno dei più grandi del calcio italiano e internazionale. Agevolata dai sorteggi, la Steaua va avanti silenziosa e un po’ a sorpresa: elimina i danesi del Vejle, la nobile decaduta Honved Budapest, poi soffre più del dovuto contro i finlandesi del Kuusysi Lahti e solo un gol del solito Piţurca evita il peggio nel gelo dei grandi laghi. Magari poi il giocatore potrebbe essere girato in prestito altrove, ma Fabio Pecchia stima Zaccagni e non è escluso che ne chieda la conferma.
Fabio Capello rimase deluso, disse che fu un vero peccato che il giocatore più forte dell’Ecuador fosse stato venduto, visto che l’A.C Milan avrebbe pagato 3 milioni di dollari per il giocatore. Tempo fa ho letto un articolo su Fabio Fognini e il suo talento sprecato. In questo splendido articolo di Marco Ottavi su Paolo Di Canio e la cattiveria, verso la fine si parla anche del 27enne di Gelsenkirchen. Già nella giornata di ieri, l’ex Milan si era concesso ai ricordi postando sui social magliette di illustri calciatori con i quali ha avuto l’opportunità di sfidarsi: tra quelle c’era anche quella di Francesco Totti. Quando, il 20 settembre 2015, durante la partita Roma-Sassuolo, Totti ha segnato il trecentesimo goal (svettando di gran lunga sul record di Pruzzo che si era fermato a 138 reti) la sua immagine è comparsa perfino sui biglietti dell’ A.T.A.C., la società dei trasporti pubblici della capitale.
Vince il premio di miglior giocatore dell’anno della squadra e sfiora il record assoluto di assist in un anno, 20 di Henry nel 2002-03. Si ferma a 19 con 8 gol. La squadra di Madrid, dopo aver concluso il campionato precedente in terza posizione si qualifica direttamente alla fase a gironi della Champions League. E’ uscita dal tabellone delle coppe calcistiche europee l’ultima squadra italiana, la Lazio fermata ai quarti di finale dell’Europa League sul pari (1 a 1, ci voleva una grossa vittoria, dopo la sconfitta per 2 a 0 a Istanbul) dai turchi del Fenerbahce, in una partita giocata nell’Olimpico vietato ai tifosi laziali colpevoli di razzismo e non solo. In campionato, dopo una grande rimonta, l’Atlético si piazza al quinto posto, sfiorando la qualificazione ai preliminari di UEFA Champions League. Lo dicono i numeri: 15 gol in campionato, ma soprattutto 11 gol in Champions League, che hanno permesso al Liverpool di raggiungere la finale di Kiev.