1948 – Viene ricostituita una nuova società calcistica di Chievo con la denominazione Associazione Calcio Chievo affiliata alla Lega Regionale Veneta. Al contrario, è uno degli aspetti sul quale le società insistono molto, con l’obiettivo di aumentare la riconoscibilità dei propri brand. La società si è trovata anche in contrasto con l’Amministrazione Comunale per il rinnovo della concessione dello stadio. Entra anche tu in questo Rugby Club: contribuisci con un articolo, foto, immagini e tutto ciò che attiene al Rugby in Italia. Pensavo che tutto si avvera, anche le voglie inconcludenti di un ragazzo. Nel XVIII secolo, con la salita dei Lorena alla guida del Granducato di Toscana, la città venne abbellita e conobbe anche un notevole sviluppo culturale, che veniva promosso dagli stessi granduchi. Durante la seconda guerra mondiale la città fu interessata da diversi avvenimenti relativi in particolare alla guerra partigiana. Ha praticato tre sport all’Università dell’Illinois, Urbana-Champaign, dove ha conseguito una laurea in ingegneria civile prima di arruolarsi nella Marina degli Stati Uniti per combattere nella prima guerra mondiale. Altri miracoli legati a Santa Caterina sono presentati nei rilievi sulle pareti (Ticciati e Vincenzo Foggini), mentre gli eleganti altari marmorei ospitano un bel Martirio di santa Caterina d’Alessandria, di Vincenzo Meucci, una cinquecentesca Natività di Michele delle Colombe e tele del Pucci, autore anche degli affreschi sulla volta con la Gloria di santa Caterina e angeli.
Un episodio singolare e felice negli esiti fu l’edificazione di un santuario, su iniziativa di Lorenzo il Magnifico e con l’aiuto del suo architetto preferito Giuliano da Sangallo: la basilica di Santa Maria delle Carceri, che rappresenta uno dei primi edifici in cui andava maturando la riflessione, tutta rinascimentale, sulla pianta centrale. Chiesa con pianta a croce greca, opera di Giuliano da Sangallo, rappresenta un episodio importante nella ricerca rinascimentale sulla pianta centrale. La piccola chiesa ha al suo interno una Presentazione al Tempio (1468) di Filippo Lippi, e una notevole Sant’Anna, Madonna e Bambino (1530 circa), di Michele Tosini e Ridolfo Ghirlandaio, la Visitazione (1584) di Niccolò Latini (dove compare la citazione di un bambino a cavallo di un manico di scopa). Michele Ansani, Gino Cervi, Gianni Sacco e Claudio Sanfilippo, 1899 A.C. Milan: Le storie, Milano, Hoepli, p. Nonostante la perdita della libertà, Prato continuò a svilupparsi nei secoli seguenti, seguendo le sorti di Firenze, prima sotto la dinastia dei Medici, quindi con la Repubblica Fiorentina dal 1494. A causa di questo, l’esercito della Lega Santa (creata fra il papa Giulio II e gli Spagnoli) cinse d’assedio sotto il comando di Raimondo de Cardona, conquistò e devastò Prato il 29 agosto 1512. Tale saccheggio (noto come Sacco di Prato e ricordato anche dal Machiavelli nel celebre Il Principe) provocò un altissimo tributo di vite, segnando profondamente non solo la vita della città, ma anche l’inizio del declino, che durò per circa due secoli.
Nel 1313 la città si pose sotto la protezione di Roberto d’Angiò, e si fa risalire a quella data l’adozione del capo in segno di omaggio verso i reali di Sicilia, garanti dell’indipendenza di Prato fino al 1350. Contestualmente all’elevazione di Prato a capoluogo di provincia il Comune ha sostituito la corona di Comune con quella ordinaria di Città. Il 4 marzo 1944 gli operai tessili furono protagonisti di uno sciopero generale che si protrasse nei giorni successivi bloccando la produzione e rappresentando un atto politico rilevante in una città occupata dai tedeschi. La «maglia nera» è stata ispirata dalla figura di Giuseppe Ticozzelli, calciatore piuttosto noto nei primi anni venti per aver militato nell’Alessandria, nel Casale, nella SPAL e persino in Nazionale che, nel 1926, decise di partecipare al Giro d’Italia come indipendente. A metà dicembre scontri con le forze dell’ordine a Vicenza nel dopopartita. Inoltre serviva una certa collaborazione tra i diversi reparti e la specializzazione di un giocatore in un ruolo nel quale era più abile.
Rivoglio i tempi in cui la classifica marcatori era dominata da Signori, Baggio, Del Piero, Chiesa e Montella, con Ronaldo, Crespo e Batistuta a sfidarli. L’originaria struttura romanica della facciata è ben riprodotta negli stemmi del tempo e oggi è riportato nello stemma comunale, ma non è più visibile oggi: infatti tutta la chiesa subì pesanti e discutibili interventi iniziati nel 1735 sotto la direzione dell’architetto Ferdinando Ruggeri. Nel transetto invece vi sono gli affreschi di Filippo Lippi (nella Cappella Maggiore), una delle massime espressioni del Rinascimento italiano, gli affreschi di Paolo Uccello (nella Cappella dell’Assunta), e di Agnolo Gaddi (nella Cappella della sacra Cintola), all’interno di una cancellata bronzea realizzata da alcuni dei più importanti orafi del XV secolo. I boschi di Canzo, oggigiorno più abbondanti a causa dell’imboschimento delle aree un tempo adibite a fienagione e pascolo, sono composti da alberi quasi esclusivamente cedui come roveri, castagni, noci, frassini, faggi, betulle, tigli, abeti rossi, ippocastani, sorbi, tassi, noccioli, aceri, agrifogli, allori, bagolari, bossi, rovi, pungitopi, ecc. Negli ultimi decenni in alcune zone montane sono stati piantumate distese di pini, che in verità non appartengono alla vegetazione locale.